Ciao a tutti, rieccomi! Sono reduce da un bellissimo weekend a Ravenna e volevo raccontarvi le cose che mi sono piaciute di più. Non siamo riusciti a vedere tutto per questo penso che ci ritorneremo visto che è una città che ci è piaciuta molto. Siamo partiti sabato pomeriggio visitando la Basilica di Sant'Apollinare in Classe che si trova appunto a Classe, frazione di Ravenna che dista appena 8 km dal centro. Pensate che è stata costruita tra il 533 e 536 dopo Cristo e dal 1996 è nella lista dei luoghi patrimonio dell'umanità UNESCO. È dedicata al primo vescovo di Ravenna, Apollinare, e costruita sul luogo del suo martirio. Quello che la rende così speciale è l'abside decorata da mosaici di valore artistico, culturale e religioso inestimabile. L'ingresso intero costa 5€, ben spesi direi. Dopo ci siamo diretti a Ravenna e poco prima dell'orario di chiusura abbiamo visitato la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo. Ne abbiamo approfittato per fare il biglietto cumulativo che include anche il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, il Battistero Neoniano e il Museo e Cappella Arcivescovile per un costo di 12,50€ a persona. A causa del Covid19 bisogna anche scegliere l'orario di visita per ogni monumento, per fortuna la signora della biglietteria ci ha dato una mano ad organizzare il tour in modo logico. Tornando alla Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, era consacrata a San Martino di Tours ma nel IX secolo vennero trasferite qui le reliquie di Sant'Apollinare dalla Basilica di Classe per paura delle incursioni piratesche sulla vicina costa, da qui il nome Sant'Apollinare Nuovo. Nel 1916 durante la prima guerra mondiale la Basilica venne bombardata causando gravi danni. Anche qui rimarrete a bocca aperta per la meraviglia dei mosaici, molto più estesi rispetto alla Basilica di Classe. Questo weekend è stato particolarmente caldo ma vi assicuro che a Ravenna c'era una brezza che ci ha aiutato a sopportarlo meglio. Ho notato che è una città con molti spazi verdi e sicuramente questo aiuta chiunque ci abiti o la visiti. Abbandoniamo per un attimo i meravigliosi mosaici e le chiese patrimonio dell'UNESCO e spostiamoci sulla Darsena di Ravenna. È un canale artificiale navigabile che collega la città con il mare, è un ex area industriale e portuale che negli ultimi anni è protagonista di una riqualificazione urbana. Consiglio agli architetti, ai fotografi, a chi è appassionato a questo tipo di paesaggio di farci un giro. Qui troviamo anche il Darsenale, un brewpub, ristorante e birrificio artigianale inserito in un capannone completamente ristrutturato con vista sulla Darsena. Questo è uno splendido esempio di come un birrificio artigianale può diventare una realtà che apporta valore a tutta la città, ai suoi abitanti e ai suoi visitatori, La sua birra non poteva che chiamarsi Bizantina, questa scelta non è banale ma estremamente importante per il territorio di cui fanno parte. Abbiamo assaggiato tutte le 8 birre di loro produzione e siamo rimasti molto soddisfatti dalla qualità. Il cibo proposto è vario, con piatti anche vegetariani, e molto buono. Siamo rimasti entusiasti di questo posto e ci torneremo sicuramente. Domenica mattina abbiamo ripreso il nostro tour delle meraviglie partendo dal Mausoleo di Galla Placidia. Per poi entrare nella vicina Basilica di San Vitale. Vedere questi 2 monumenti, uno dietro l'altro, rischia di provocare la sindrome di Stendhal. Per raggiungere il Battistero Neoniano, il Museo arcivescovile e la Cappella di Sant'Andrea si può fare una piacevole passeggiata per il centro di Ravenna. Passate da Piazza Andrea Costa, Piazza del Popolo e non perdetevi la nascosta Piazza Unità d'Italia. Seconda fila di foto: la prima raffigura il mosaico della cupola del Battistero Neoniano; la seconda e la terza raffigurano la Cappella di Sant'Andrea all'interno del Museo Arcivescovile. Se quest'estate volete fare una vacanza culturale ma volete passare anche qualche giorno al mare, Ravenna è la meta perfetta. Dista solo 20 minuti d'auto dai lidi ravennati. Al prossimo post! Elena - Spazio Libero Seguitemi sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/spazioliberoelenaportioli e su Instagram: @ele86re
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Ciao a tutti! Volevo raccontarvi il mio affetto per il paese di Correggio. Qui ho fatto le scuole superiori (Istituto Tecnico L.Einaudi) e un anno dopo il diploma ho trovato lavoro in un'azienda. È un paese che ho imparato ad amare camminando per le vie del centro storico (da ragazzina speravo di incrociare Luciano Ligabue), frequentando i suoi locali e negozi, partecipando alle iniziative. È uno dei paesi più grandi dei dintorni, considerando la bassa reggiana, e quindi ha sempre avuto quel qualcosa in più che nei paesi vicini più piccoli e meno popolosi non trovavi, come le librerie, iniziative culturali, negozi che vendevano certe marche di vestiti, il negozio di tatuaggi (prima che ogni paese ne avesse uno). Questo molti abitanti nati e cresciuti qui non lo capiscono. Ho sempre sostenuto e sostengo tutt'ora che questo paese è più amato da chi non è nato e cresciuto qui. Ha un territorio vasto diviso in tante frazioni di campagna (vi consiglio di farci un giro, più avanti farò un post dedicato) e diviso anche in tante parrocchie in competizione tra loro (mi ha sempre incuriosito questa cosa). Il periodo migliore per girare a piedi per le strade del centro storico va da fine settembre a fine maggio ma nessuno vi vieta di fare l'esperienza del caldo afoso emiliano durante l'estate. Non vi voglio dare un percorso obbligatorio da seguire alla lettera, vi consiglio di parcheggiare la macchina in via Conciapelli oppure in Piazza Pier Vittorio Tondelli* e di iniziare a vagare per le vie del centro. Sono 2 le zone che amo di piùꓽ
Osteria del Filosso, Corso Cavour 4, Correggio Palazzo dei Principi, Corso Cavour 7, Correggio Ospita la Biblioteca comunale e il Museo "Il Correggio"
Se siete amanti della birra artigianale non potete perdervi il Birrificio Dada, dista poco meno di 2 km dal centro quindi potete raggiungerlo a piedi o in macchina. Prima della pandemia era un luogo di ritrovo nell'orario del dopo lavoro, si spera che possa tornare presto ad esserlo. Se volete saperne di più potete leggere la mia intervista: https://www.elenaportioli.com/viaggi/intervista-al-birrificio-dada-di-correggio?fbclid=IwAR1KkVWaH0Zd4nioN1JWSzsjfLOKSVjmHMqysqPCu-ROb4oEpXaTEZJdxHo
*Pier Vittorio Tondelli è stato uno scrittore e giornalista correggese, nato nel 1955 e morto di AIDS nel 1991 a soli 36 anni. Diplomato al Liceo R.Corso di Correggio, si laurea a Bologna al DAMS. Il suo primo libro "Altri libertini", romanzo di culto tra i giovani degli anni 80, diede scandalo per il suo linguaggio volgare e le scene esplicite di sesso e violenza. Nel 1997 è stato creato il "Centro di documentazione Pier Vittorio Tondelli" presso la biblioteca comunale di Correggio. Pier Vittorio Tondelli è sepolto nel piccolo cimitero di Canolo, frazione di Correggio. **Una curiosità per gli appassionati della cronaca nera: al civico 11\A di Corso Cavour abitò Leonarda Cianciulli, serial killer conosciuta come la "Saponificatrice di Correggio". Se volete approfondire vi consiglio di vedere la puntata del programma "Profondo Nero", andato in onda su Sky Crime, ideato e condotto dallo scrittore Carlo Lucarelli, che parla appunto della sua storia: https://www.youreporter.it/video_profondo_nero_la_saponificatrice_di_correggio_cianciulli/ Al prossimo post! Elena Portioli - Spazio Libero https://www.elenaportioli.com/ https://www.facebook.com/spazioliberoelenaportioli @ele86re |
Elena PortioliViaggi e birra artigianale, unendo queste mie 2 passioni è nato Archives
Marzo 2022
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